Nicola Magrini, direttore dell’Aifa da tre mesi, risponde, in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore sull’uso domiciliare dei farmaci necessari per l’infezione da Sars-Cov2, clorochina e l’antivirale Kaletra.
«L’uso domiciliare – dichiara – è autorizzato, solo per la clorochina e l’antivirale Kaletra, che sono prescrivibili dai medici specialisti»
«Non volevamo autorizzare la prescrizione automatica da parte dei medici di famiglia perché pensiamo che sia meglio che questi farmaci vengano portati a casa del paziente da equipe mediche organizzate, come le unità speciali di continuità assistenziale».
Il direttore continua poi con le note argomentazioni: «abbiamo previsto che se questa condizione è impraticabile le Regioni possono permettere la prescrizione dei medici di famiglia. Così come ha fatto a esempio la Liguria».
Il direttore Magrini conferma il peccato originale dell’AIFA che blocca, con incomprensibili limiti prescrittivi e inconcludenti giustificazioni, anche in situazioni di emergenza, la possibilità dei Medici di Famiglia di praticare la miglior terapia possibile per i propri pazienti, e perde ancora una volta l’occasione di snellire gli insensati percorsi prescrittivi e restituire a tutti i pazienti pari dignità sull’intero il territorio nazionale.
Si perpetra così l’ennesimo tradimento alla salute dei cittadini, verso il quale si attende una forte presa di posizione da parte di tutti i sindacati, degli OMCeO e delle Associazioni dei Consumatori, e alla dignità e allo spirito di sacrificio di tanti colleghi che hanno perso la vita o si sono ammalati al capezzale dei Pazienti e che vengono costretti ancora ad affrontare il pericolo della malattia, offesi e disarmati, non solo per la carenza e l’insufficienza qualitativa delle protezioni personali ma anche per gli strumenti terapeutici inadeguati ed impari.
Anche quest’altro ostacolo alle competenze del Territorio e alla possibilità di intervenire prima che i problemi si esasperino, non sarà dimenticato.