Dalla Conferenza Stato-Regioni il progetto per l’Ospedale di Comunità
La Conferenza Stato-Regioni ha stilato uno schema di intesa sui requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi dell’Ospedale di Comunità destinato alla presa in carico di pazienti che, per un episodio acuto o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabili a domicilio, e che vengono trasferiti a queste strutture intermedie per la mancanza di idoneità del domicilio (strutturale e/o familiare) o per la necessità di sorveglianza infermieristica continuativa.
Potrà prevedere fino a due moduli di 15-20 posti letto per degenze brevi (non è una residenza sanitaria assistita). È organizzato in camere di degenza da 1 o 2 letti con servizi igienici e deve possedere un’area per l’accoglienza, aree adibite alla residenzialità, alla mobilizzazione del paziente, alle attività sanitarie ed ai servizi di supporto.
La responsabilità igienico – organizzativa e gestionale complessiva dell’O.d.C. (amministrativa) è in capo al direttore del Distretto o a un suo delegato. La responsabilità clinica è di un MMG. La responsabilità gestionale dei moduli è in capo al coordinatore infermieristico e l’assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica è garantita nelle 24 ore. L’operatore socio-sanitario è responsabile di attività e funzioni secondo le proprie competenze.
Nel documento sono stabiliti i ruoli delle diverse figure del territorio negli orari diurni, notturni e festivi (MMG, Continuità Assistenziale, 118, medici dipendenti convenzionati con il SSN) e le caratteristiche dei soggetti cui riservare l’accesso che avviene su prescrizione del medico di medicina generale o dello specialista territoriale, del medico di continuità assistenziale o del medico ospedaliero, anche direttamente dal Pronto Soccorso, che valuta e concorda l’accettazione con il responsabile organizzativo e gestionale dell’ospedale di comunità e con il coordinatore infermieristico.
Per quanto riguarda l’avvio delle procedure per la realizzazione del progetto le Regioni hanno intenzione di chiedere un rinvio per avere più tempo per l’esame.